Circa 6 mesi fa, il Comune di Salerno ha indetto un concorso, a cui ho partecipato, per la creazione del suo nuovo logo, intitolato
“Un brand per Salerno” http://issuu.com/ilariacuccaro/docs/portfolio_ilaria_cuccaro/61.
Tramite il sito draft.it, appena pochi istanti fa, sono venuta a conoscenza del fatto che il logo “vincitore” (ma non è corretto dire così) fosse quello di Massimo Vignelli.
Designer di fama internazionale – aimè – sembra essere vittima di un diffettino: quello di copiare. Non me ne voglia.
Scorrendo il sito della sua società, se ne scorgono già i primi segni (il logo istituzionale sembra il logo di una nota rivista). In ogni caso, ci sono molte cose che non tornano.
Punto primo: ho inviato i miei elaborati al Comune di Salerno in raccomandata a/r. La ricevuta è arrivata, ma da parte loro neanche una conferma di registrazione al concorso. Si, formalità seppur cortesia.
Punto secondo: ma se era stato indetto questo benedetto concorso, come mai il Comune ha regalato duecentomila euro al designer per questo logo alquanto visto-e-rivisto?
Mistero. E… alla faccia della crisi!
Opinioni divergenti. Ma un massimo comun denominatore è che… Salerno tifa Napoli.
Ecco perché ha incorporato nel suo logo quello della SSCNapoli.
Volendo sforzarsi, nel logo si potrebbero ritrovare delle figure simboliche.
Il sole, il mare, la natura oppure… una S gialla (in un font abbastanza retro che, nonostante le grazie, è tutto fuorché aggraziato) che sta per sprofondare nelle acque azzurre. – C’è chi, per salvare la faccia da genio, ci vede un delfino! – Il tutto inglobato in una bella e tonda “palla”.
Scherzi a parte, la scelta del Sindaco è risultata alquanto bizzarra e poco ponderata.
Intanto, i due giovani vincitori, ancora non ufficializzati, se ne stanno tranquilli aspettando i tremila euro promessi dal Comune mentre Vignelli se n’è già intascati duecentomila per… non saprei dirvi.
Perché, allora, non lasciare spazio a giovani talentuosi invece di continuare a pagare somme esose a chi campa di rendita e di fama?
2 Risposte
Fausto
Intanto su una fattura di 200,000 euro quasi il 50% se ne andrà in tasse.
I prezzi di un logo si aggirano sui 15 o 20,000 euro per studi come quello di Vignelli che, ricordiamo, hanno creato l’immagine coordinata (non chiamiamolo solo logo) anche per la metropolitana di New york, e per American Airlines, Benetton, etc…
Tutto il resto è immagine coordinata. Si va dalle targhe dei nomi delle piazze e delle vie ai manifesti per il teatro, alla carta intestata per tutti gli uffici comunali. Il prezzo è giusto. Il brand dal mio punto di vista non sarà “web 2.0”, non sarà così cool da essere inserito su Behance, ma gli elementi – che noi diamo per scontati – per promuovere all’estero il turismo di Salerno ci sono tutti. Puoi capire meglio guardando la lectio magistralis su http://vimeo.com/32645708
misshiccata
Ciao Fausto, ti ringrazio per l’intervento.
C’è da sottolineare, però, che i punti su cui intendevo soffermarmi sono altri, benché tu abbia riportato interessanti riferimenti.
– “su una fattura di 200,000 euro quasi il 50% se ne andrà in tasse”.
Questo lo sappiamo un po’ tutti. Quello che non riesco a capire è – perché il Sindaco De Luca abbia preferito un tale “sperpero” di denaro quando, poco prima, aveva indetto egli stesso un concorso con egual scopo e che, per di più, vedeva il coinvolgimento dei giovani?
Senza contare il giusto fine (promuovere e dare spazio alle giovani menti creative), senza tener conto di questa, evidentemente fantomatica, crisi e, soprattutto che tale bando avrebbe risparmiato centonovantasettemila euro al Comune.
– “I prezzi di un logo si aggirano sui 15 o 20,000 euro per studi come quello di Vignelli che, ricordiamo, hanno creato l’immagine coordinata (non chiamiamolo solo logo) anche per la metropolitana di New york, e per American Airlines, Benetton, etc…”
Mi ripeto, il problema è proprio la scelta da parte della committenza.
Che Vignelli “abbia fatto” è chiaro, ma non per questo può permettersi tutto.
Nè tanto più, noi possiamo affermare che un elaborato sia adeguato e valido unicamente perché a realizzarlo è stato un comprovato professionista.
Se proprio vogliamo fare i pettegoli, per giustificare la propria creazione effettivamente banale e l’onorario esoso, ha affermato di aver necessitato addirittura di un affiancamento di altre due menti creative.
Poi ognuno crede a ciò che vuole. Io credo, purtroppo, a quello che vedo. Ed il risultato non mi piace.
Ps. Parlo di logo poiché per ora Vignelli ha creato solo il logotipo. Non ho avuto ancora occasione di vedere applicato e malleato l’elaborato all’intera immagine istituzionale.
– “Tutto il resto è immagine coordinata. Si va dalle targhe dei nomi delle piazze e delle vie ai manifesti per il teatro, alla carta intestata per tutti gli uffici comunali. Il prezzo è giusto”.
Il prezzo è giusto è un’affermazione alquanto blanda e discutibile.
Se io (e mi riferisco ai miei pareri personali in tutto l’articolo, sia chiaro) non leggo l’insight nel logo creato da Vignelli (oltretutto rapportato al suo costo), non potrò mai appoggiare la tua opinione.
Quindi, se ti va, prova con le tue motivazioni a farmi cambiare idea!
Avere nuovi modi di vedere serve sempre ed insegna. Parlare per principi, no.
Per quanto riguarda l’immagine coordinata, quando la vedrò potrò parlarne. E magari smentirmi.
– “ma gli elementi – che noi diamo per scontati – per promuovere all’estero il turismo di Salerno ci sono tutti”…
Sole, mare e un monogramma? Si, fortunatamente il sole ed il mare sono fruibili a tutto il pianeta.
Oppure Vignelli temeva che, esprimendosi in maniera meno esplicita, il resto del mondo non l’avrebbe capito?
Ti ho scritto non avendo ancora visto il video che mi hai linkato.
Una specie di test per vedere se le parole mi faranno cambiare metrica di osservazione.
Riscriverò appena dopo.
Ciao Fausto. 🙂